Arizona Tribune - González ai venezuelani in piazza a Madrid, 'non vi deluderemo'

González ai venezuelani in piazza a Madrid, 'non vi deluderemo'
González ai venezuelani in piazza a Madrid, 'non vi deluderemo'

González ai venezuelani in piazza a Madrid, 'non vi deluderemo'

Figlia oppositore venezuelano legge messaggio davanti parlamento

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"Compatrioti, non perdetevi d'animo e non vi deluderemo", è il messaggio rivolto dal candidato presidente del Venezuela Edmundo González Urrutia ai centinaia di concittadini radunatisi a Madrid davanti alla sede del Congresso dei deputati spagnolo, riunito intanto per l'esame di una proposta per il riconoscimento della sua vittoria alle elezioni dello scorso 28 luglio. A leggerlo è stata la figlia, Carolina González López, presentatasi in piazza dopo aver assistito al dibattito in Aula assieme ad altri esponenti dell'opposizione venezuelana, tra i quali Leopoldo López e Antonio Ledezma. "La volontà del popolo venezuelano espressa il 28 luglio dev'essere rispettata e sarà rispettata", ha aggiunto Carolina González, da 10 anni residente in Spagna, leggendo le parole del padre, giunto invece domenica a Madrid, dove ha richiesto asilo. "Io e María Corina Machado continueremo la lotta iniziata fino a raggiungere gli obiettivi previsti", è la promessa del candidato oppositore nel suo messaggio. Sono in tanti ad aver risposto alla convocazione lanciata sui social dalla stessa Machado, leader dell'opposizione costretta a suo tempo a rinunciare alla candidatura presidenziale. Tra i presenti ci sono venezuelani di tutte le età, alcuni da molti anni residenti in Spagna, altri arrivati di recente per l'aggravarsi della crisi politica, economica e sociale del Paese negli ultimi anni. "Speriamo che il Congresso spagnolo riconosca il nostro presidente", dicono Annie e Alejandra, due venezuelane di 24 anni che da cinque hanno lasciato il loro Paese. "Siamo state costrette a partire, non potevamo resistere con un salario minimo di dieci dollari al mese". "Io ho vissuto in dittatura da quando sono nata, un anno dopo l'arrivo di Hugo Chavez al potere, e sono scappata dalla repressione di Nicolás Maduro", aggiunge Annie. "Spagna, ascolta la nostra lotta", scandisce intanto la folla mentre molti dei presenti sono sintonizzati attraverso i cellulari con la diretta del dibattito al Congresso. L'iniziativa per il riconoscimento di González vede a favore Partito Popolare e altre formazioni dell'opposizione, mentre il governo, in consonanza con la posizione dell'Unione Europea, ha ribadito che non riconoscerà nessun vincitore finché non saranno pubblicati i verbali elettorali. "Non si possono ingannare i venezuelani facendo credere che il semplice riconoscimento di González come vincitore basti a far sparire per magia il signor Maduro", ha detto in Aula la presidente del Partito Socialista, Cristina Narbona. Ma in piazza il clima è di attesa e rivendicazione. "Se il governo spagnolo volesse, potrebbe spingere l'Unione Europea a riconoscere González", dice Verónica, 52enne stabilitasi a Madrid da sette anni con la famiglia. Accanto a Carolina González, anche l'ex sindaco di Caracas Antonio Ledezma lancia un messaggio di incitamento alla resistenza: "Cominciamo da Madrid una nuova fase di riconoscimento del nostro presidente in tutta l'Europa".

A.Moore--AT