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Intercettazioni illecite, Csm condanna pm e Gip Torino
Sul caso Esposito in 'Bigliettopoli' non chiesero autorizzazione
Disposero le intercettazioni telefoniche senza aver prima chiesto l'autorizzazione parlamentare come previsto dalla legge: dal Csm arrivano le sanzioni per i magistrati - pubblico ministero e giudice delle indagini preliminari - che si sono occupati di 'Bigliettopoli', la maxi inchiesta della procura di Torino con al centro la cessione di biglietti omaggio per spettacoli in cambio di favori. Il Consiglio superiore della magistratura ha condannato il sostituto procuratore di Torino Gianfranco Colace e il Gip Lucia Minutella, ritenendoli "responsabili dell'illecito disciplinare a loro ascritto": il primo è stato sanzionato con trasferimento, passaggio alla funzione civile e perdita di anzianità di un anno, la seconda con la censura. Il procedimento disciplinare nei confronti dei due magistrati era scattato per il caso delle intercettazioni illegittime disposte svolte nel corso del procedimento: le captazioni, poi diventate inutilizzabili per effetto di una pronuncia della Corte costituzionale, furono disposte tra il marzo 2015 e il marzo 2018 nel procedimento in cui finirono migliaia di conversazioni dell'allora senatore dem Stefano Esposito, il quale fu indagato e in seguito prosciolto a Roma.
H.Gonzales--AT