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Società scientifiche a istituzioni, 'obesità subito nei Lea'
"È malattia cronica che affligge milioni di persone"
"Riconoscere l'obesità come malattia cronica e inserirla nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), garantendo un accesso equo alle cure per tutti i pazienti". È una delle richiesta lanciate da alcune delle società scientifiche e associazioni dei pazienti maggiormente impegnate sul tema dell'obesità, in una lettere aperta indirizzata alle istituzioni e presentata questa mattina al ministero della Salute. "Questa patologia non è solo una questione estetica o comportamentale, ma una vera e propria malattia cronica che affligge milioni di persone nel nostro Paese", si legge nella lettera aperta firmata dai rappresentati della Società Italiana dell'Obesità, della European Association for the Study of Obesity, della Società Italiana di Diabetologia, della Federazione Società Diabetologiche Italiane, della European Coalition for People living with Obesity, dell'Italian Obesity Network, di Open Italy, dell'Ibdo Foundation e di Amici Obesi e Federazione Italiana Associazione Obesità. "L'obesità non solo riduce l'aspettativa e la qualità della vita delle persone che ne sono affette, ma grava pesantemente anche sul servizio sanitario nazionale". Nonostante ciò, si precisa, "l'obesità non è ancora sufficientemente riconosciuta come una malattia cronica". Da qui le richieste: non solo il riconoscimento della patologia, ma anche "dare piena attuazione alla legge sull'obesità", attualmente in commissione Affari sociali; riconoscere l'importanza dell'obesità nel Piano Nazionale della Cronicità; potenziare la prevenzione anche attraverso campagne nelle scuole; migliorare l'accesso alle cure specialistiche; regolamentare la pubblicità e il consumo di alimenti non salutari; contrastare lo stigma; sostenere la ricerca. "È il momento di passare dalle parole ai fatti. Il diritto alla salute è sancito dalla nostra Costituzione, e la lotta all'obesità deve diventare una priorità nazionale", concludono gli estensori della lettera.
P.A.Mendoza--AT