Arizona Tribune - Spalletti prova Barella trequartista, Rovella verso il debutto

Spalletti prova Barella trequartista, Rovella verso il debutto
Spalletti prova Barella trequartista, Rovella verso il debutto

Spalletti prova Barella trequartista, Rovella verso il debutto

Azzurri in partenza per il Belgio. Ct, doveroso ricordare Heysel

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Ultimo allenamento dell'anno per la Nazionale a Coverciano in preparazione delle sfide contro Belgio (domani a Bruxelles) e Francia (domenica a Milano). Agli ordini di Luciano Spalletti si è presentato il gruppo al completo, compreso Moise Kean che ieri aveva lavorato a parte per alcuni fastidi fisici. Il centravanti della Fiorentina però non è annunciato fra i titolari nella gara di domani: a guidare l'attacco azzurro sarà Mateo Retegui. Le altre certezze riguardano Donnarumma fra i pali, l'impiego in difesa di Buongiorno al posto dell'infortunato Calafiori insieme a Di Lorenzo e Bastoni, quindi Cambiaso e Dimarco sulle fasce, il debuttante Rovella (al momento favorito su Locatelli) in cabina di regia dopo il forfait per questo raduno di Ricci. A centrocampo, nel 3-5-1-1, Tonali, Frattesi e il rientrante Barella (l'interista mancava dall'Europeo) che potrebbe giostrare da trequartista a sostegno di Retegui se non verrà confermato in quel ruolo Raspadori. La Nazionale lascerà il centro tecnico nel pomeriggio per raggiungere la capitale belga con un volo charter. All'arrivo il presidente federale, Ggabriele Gravina, il ct, il capodelegazione, Gigi Buffon, e i giocatori raggiungeranno lo stadio 'Re Baldovino' per ricordare la strage dell'Heysel e deporre tre mazzi di fiori (uno bianco, uno rosso e uno verde) sotto la lapide posta all'altezza del Settore Z, dove il 29 maggio 1985, prima della finale di Coppa dei Campioni tra Liverpool e Juventus, persero la vita 39 persone. Sarà un momento di raccoglimento alla presenza anche dei vertici della Federazione belga, delle autorità dello Stato e delle istituzioni locali e dell'ambasciatrice italiana a Bruxelles, Federica Favi. "E' un passaggio che ci impone delle riflessioni importanti, è doveroso ricordare tutte quelle persone che sono morte per vedere una partita di calcio, per quella che era la loro passione, l'amore verso lo sport" ha dichiarato Spalletti ai microfoni della Rai.

W.Stewart--AT