Arizona Tribune - Poco cibo e -4C, come sarebbe la Terra colpita da un asteroide

Poco cibo e -4C, come sarebbe la Terra colpita da un asteroide
Poco cibo e -4C, come sarebbe la Terra colpita da un asteroide

Poco cibo e -4C, come sarebbe la Terra colpita da un asteroide

Simulate le conseguenze dell'eventuale impatto di Bennu nel 2182

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Un crollo di 4 gradi della temperatura media mondiale, accompagnato dalla riduzione del 30% della fotosintesi dei microrganismi che sono la base delle catene alimentari e anche una riduzione dello strato di ozono che protegge il pianeta dalle radiazioni solari: è lo scenario ipotizzato dallo studio pubblicato su Science Advances da Lan Dai e Axel Timmerman, dell'Università Pusan in Corea del Sud, nel caso la Terra venisse colpita nel 2182 dall'asteroide Bennu, con un diametro di circa 500 metri. Esiste una possibilità, seppur remota, che il nostro pianeta possa essere colpito da Bennu, l'asteroide studiato recentemente da vicino dalla missione Osiris Rex e su cui sono state trovate tracce dei mattoni della vita. Una possibilità su 2.700, ossia lo 0,04%, che possa colpirci nel passaggio ravvicinato previsto con la Terra nel 2182. Secondo lo studio un eventuale impatto potrebbe spingere nell'atmosfera fino a 400 tonnellate di polvere nella stratosfera, gli strati più alti, e interferire con il clima, la chimica dell'atmosfera e gli equilibri della vita. Non sarebbe un evento catastrofico come l'impatto di Chicxulub, l'asteroide che probabilmente favorì l'estinzione dei dinosauri e che aveva un diametro tra i 10 e 15 chilometri, ma avrebbe comunque gravi conseguenze. L'impatto di quest'ultimo, secondo gli autori, porterebbe a un calo delle temperature globali di circa 4 gradi per alcuni anni, una riduzione fino al 30% dell'attività di fotosintesi dei microrganismi terrestri e marini e un netto calo dell'effetto di protezione dalle radiazioni fornito dallo strato di ozono. Cambiamenti che rivoluzionerebbero le catene alimentari complicando, ma senza renderla davvero impossibile, la vita degli umani. L'impatto avrebbe conseguenze pesanti per alcune forme di vita ma ne favorirebbe altre, ad esempio le alghe e altre forme di vita marina che beneficerebbero delle grandi quantità di polveri e metalli nell'acqua. Nutrienti che alimenterebbero catene alimentari 'alternative', e che potrebbero essere sfruttate anche dagli umani.

R.Garcia--AT