- Rugby: Italia-Georgia, otto cambi tra gli azzurri di Quesada
- Gravina, mission Figc è sviluppo calcio come strumento benessere
- Putin, 'accordo solo sulla base nuove realtà territoriali'
- Mantovano, 'sul progetto Albania non recediamo'
- Atp Finals: Zverev batte Alcaraz, spagnolo è fuori
- MotoGp: Barcellona; Bagnaia davanti in prequalifiche, 5/o Martin
- Le chitarre della leggenda rock Jeff Beck all'asta a Londra
- Borsa: Europa contiene il calo, Londra e Madrid positive
- Berlino alla Tass, Putin e Scholz manterranno contatti
- Zelensky a Scholz, così aiuti Putin a rompere l'isolamento
- La Bolivia autorizza i privati a importare e vendere carburanti
- Ospedale, sostanze nella pila hanno leso aorta della bimba
- Alice torna in tour, Master Songs omaggio ai grandi cantautori
- Cdm donne: Lucrezia Lorenzi in slalom Levi, Matilde nel cuore
- Larijani, Iran sostiene il Libano nei colloqui per cessate fuoco
- Barbareschi, per il Csc proposta ufficiosa ma sarei pronto
- Vittoria schiacciante nello Sri Lanka del partito del presidente
- Scholz a Putin, 'ritira le truppe e negozia con Kiev'
- Messico, gli assicuratori risarciranno 2 mld per gli uragani
- Sci: slalom Coppa Europa Obereggen 'in pista' anche su Rai Sport
- Panetta, da divisione mondo impatto su economia pari a Covid
- Piantedosi, 'episodi di violenza intollerabili a Torino'
- Con l'IA possibile prevedere le alluvioni con 6 ore di anticipo
- Bloomberg, 'oggi telefonata tra Putin e Scholz'
- Panetta, 'barriere protezionistiche non sono la soluzione'
- Jenkins, io premio Oscar alle prese con 'Mufasa: Re Leone'
- Nations League: tutto esaurito al 'Meazza' per Italia-Francia
- Lo spread scende sotto i 120 punti, ai minimi da un mese
- Meloni, certa politica smetta di giustificare le violenze
- Zaia, 'autonomia costituzionale, il referendum andrà male'
- Sylvester Stallone, 'Trump è un secondo George Washington'
- Didone e Enea di Henry Purcell al Ravenna Festival
- Schlein, ieri ho chiamato Meloni ma non mi ha risposto
- Ricostruito il cervello di un uccello di 80 milioni di anni fa
- Ranieri ,'io ho carta bianca e Friedkin vuole bene alla Roma'
- Ecco, nel Mediterraneo rischio migrazioni per il clima
- Von Trotta e Sciamma ospiti Festival di Cinema e Donne a Firenze
- Musk cerca persone con alto IQ per lavorare gratis a tagli spesa
- Zampaglione, 'Il Cielo e le ore di paura in ospedale'
- Sport: Aisla lancia "Una Promessa per la Ricerca" per la Sla
- Il Trailers FilmFest sbarca a Roma
- Ranieri 'torno a casa madre, non ho tempo per sbagliare'
- Pubblicato il bando per l'Energy Release
- Progettata una superficie che interagisce con la luce
- Morta per intervento al naso: studio senza autorizzazione
- Serie B, ecco pallone simbolo lotta contro violenza sulle donne
- Nella P.a retribuzioni di 1.000 euro sotto la media Ue
- Il sangue diventa inchiostro per stampare organi 3D su misura
- Gwen Stefani, 'Bouquet è il mio disco più nudo'
- Cortina Express, a Natale in montagna con De Sica e Lillo
'Rose di Persia', il cinema che racconta l'Iran contemporaneo
Al 'Romano' di Torino la rassegna curata da Ashkan Khatibi
'Rose di Persia', la rassegna cinematografica che racconta l'Iran contemporaneo dal punto di vista femminile, arriva al Cinema Romano di Torino in tre appuntamenti con nove film diretti da otto registe il 30 aprile, il 7 e il 14 maggio. Organizzata dall'associazione Aiace Torino, la rassegna è curata da Ashkan Khatibi, drammaturgo, attore, cantante e produttore iraniano in esilio, protagonista della serie tv di successo 'Khatoon', costretto due anni fa a lasciare Teheran dopo un arresto, violenti interrogatori e ripetute minacce dal governo iraniano. "Da più di quattro decenni il cinema e l'arte in Iran sono ostaggi del regime della Repubblica Islamica" - dice Ashkan Khatibi - Ogni anno ci sono registi, come Jafar Panahi, Mojtaba Mir Tahmaseb e molti altri, che vengono imprigionati per le loro posizioni contrarie al governo. La vita delle donne iraniane è già, di per sé, difficile e spaventosa. Se si accompagna a un'attività creativa come fare cinema, la sfida diventa quasi impossibile. Perciò, negli anni passati, molte registe iraniane si sono trasferite all'estero. La rassegna intende far conoscere al pubblico italiano lo straordinario lavoro, in giro per il mondo, di queste donne di diverse generazioni. Naturalmente - prosegue Ashkan Khatibi - ci sono registe giovani e giovanissime che continuano a realizzare in Iran film senza gli infiniti permessi imposti dal regime per ogni fase della produzione e siamo orgogliosi di ospitare nella rassegna anche tre di queste opere clandestine".
A.Anderson--AT