Arizona Tribune - In sala 'Nati pre-giudicati' di Cerbone scritto con detenuti

In sala 'Nati pre-giudicati' di Cerbone scritto con detenuti
In sala 'Nati pre-giudicati' di Cerbone scritto con detenuti

In sala 'Nati pre-giudicati' di Cerbone scritto con detenuti

16 maggio, dal carcere di Secondigliano al circuito Uci Cinemas

Dimensione del testo:

Arriva al cinema il 16 maggio in uscita nazionale "Nati pre-giudicati", il film di Stefano Cerbone, scritto con i detenuti dell'Alta Sicurezza del carcere napoletano Casa Circondariale "Pasquale Mandato" di Secondigliano che ne aveva ospitato l'anteprima in esclusiva. Il film è distribuito nel circuito Uci Cinemas: oltre a Casoria (Napoli) e a Marcianise (Centro Commerciale Campania) sarà possibile vederlo anche fuori dalla Campania sugli schermi di Milano Bicocca e di Porta di Roma. Patrocinata dal Comune di Napoli per la sua rilevanza culturale e sociale, l'opera cinematografica è dedicata all'emarginazione, alla discriminazione e ai pregiudizi verso i bambini nati in nuclei familiari affiliati alla criminalità organizzata. Nel cast oltre ad attori professionisti come Gigi Savoia, Gianni Parisi, Marina Suma, Gianluca Di Gennaro, Carmine Paternoster e Gaetano Amato (oggi parlamentare), anche l'ex poliziotto Vittorio Porcini, l'ex collaboratore di giustizia Gennaro Panzuto, il cappellano del carcere di Secondigliano don Salvatore Saggiomo e alcuni minori cresciuti lontano dall'affetto paterno come Janet, figlia di un detenuto del reparto Ionio di Secondigliano. Il progetto è nato da una promessa fatta da Cerbone ai reclusi, discutendo insieme dei loro fallimenti e del futuro dei figli: "L'ignoranza e la paura sono i propellenti di cui si nutre la camorra per attecchire in un territorio - spiega il regista -. Sono cresciuto nel rione Berlingieri, una delle tante periferie di Napoli dove i bambini avvertono sin da piccoli un insaziabile bisogno di appartenenza che unito alla necessità di costruirsi un'identità sociale nel contesto in cui vivono spesso li fa avvicinare alle uniche figure autoritarie che si presentano ai loro occhi, i camorristi". La colonna sonora del film "Nun po' fernì" è cantata da Mr Hyde (che ha curato le musiche originali con Enrico Rispoli), Roberto Colella e Mavi.

A.Moore--AT