- Umbria: prima proiezione Opinio-Rai; Proietti al 48,5%
- Fondazione Puccini a New York per centenario morte del maestro
- E-R: prima proiezione Opinio-Rai; De Pascale al al 56,8%
- Ordine dei medici di Roma, apriremo fascicolo su Margaret
- Biden, aumentare la pressione su Hamas per la tregua
- Biden al G20, dobbiamo sostenere la sovranità dell'Ucraina
- Dal Sud America il fossile di un gigantesco uccello carnivoro
- Borsa: Europa fiacca coi timori su Trump, corre il Bitcoin
- Lollobrigida, 'con Mercosur l'Ue non tutela imprenditori'
- Esplosione a Ercolano, due i morti, si cercano dispersi
- A ottobre torna in rialzo la produzione italiana di acciaio
- Lula lancia l'Alleanza contro la fame al G20
- Commercialisti, 'certificare l'uso dell'Ia da Agenzia Entrate'
- Mr.Rain torna con nuova musica, da venerdì l'inedito Pericolosa
- Portano via cellulare a Mo Farah, li insegue e se lo fa ridare
- Tesla avanza a Wall Street con rumors norme auto autonome
- Wall Street apre debole, Dj -0,21%, Nasdaq +0,10%
- Buch (Bce), 'avanti unione bancaria, non ritardare Basilea'
- L'Italia al bivio, tra overtourism e sostenibilità
- Primi Exit poll Opinio-Rai su elezioni Umbria ed Emilia Romagna
- Aggiungi un posto a tavola fa 50 anni con Scifoni-Cuccarini
- Presente e futuro del lavoro, torna la tavola rotonda Hrc
- Il petrolio è in rialzo a New York a 67,49 dollari
- Buch (Bce), 'banche siano pronte ad aumento rischi gepolitici'
- Cremlino, 'risposte appropriate ai missili contro di noi'
- Argentina non aderisce all'Alleanza contro la fame al G20
- Zelensky, da Putin raid dimostrativi altro che telefonate
- Unrwa, 'saccheggiati 98 tir con aiuti a Gaza,carico perso'
- Verso ok al salva-Milano, in Aula alla Camera in settimana
- Inala la droga della risata da un palloncino, muore 26enne
- Licenziamenti Abb, lavoratori scioperano per chiederne ritiro
- Trincia, 'racconto Rigopiano fra dramma umano e responsabilità'
- L'esercizio fisico fa crescere i muscoli, ma anche i neuroni
- Cgil, Wind Tre condannata ad assumere 226 lavoratori call center
- Bangladesh, 'chiederemo a India di estradare ex premier Hasina'
- Drag, l'arte della trasformazione di sé in un libro
- Terapia di gruppo, sei personaggi in cerca di salute mentale
- Anseb (aziende buoni pasto), 'no a misure protezionistiche'
- >ANSA-BOX/Nadal al passo d'addio,'gioco solo se posso vincere'
- Borsa: effetto cedole a Milano (-1,85%), frenano Stm ed Enel
- Blackshape vola con il Gabrièl dalla Puglia a Air Expo Abu Dhabi
- Giorgetti, 'chiudere Ita-Lufthansa con questa Commissione'
- Giorgetti, 'a Landini non piace governo che aiuta i deboli?'
- Consob, occhio alle truffe finanziarie su Whatsapp
- Ecco, Sace sostiene più il fossile delle rinnovabili
- Caldo estivo frena turisti stranieri siti italiani Unesco, -25%
- Gino Cecchettin, la violenza è un fallimento collettivo
- Presidente Cop29, 'preoccupato per lo stato dei negoziati'
- Bando formazione digitale in carcere, offerte fino a 7 febbraio
- Valditara, più abusi anche per immigrazione illegale
Alla Scala applausi e lacrime alla prima del Requiem di Mozart
Thomas Guggeis dirige l'opera incompiuta del maestro austriaco
(di Salvatore Garzillo) Il primo applauso arriva timido, quasi incerto, ma solo perché il teatro non riesce a uscire dall'emozione. La prima del Requiem di Mozart al Teatro alla Scala confonde le coordinate del tempo, i 55 minuti di esecuzione volano via veloci come la vita del suo autore, dilaniato dalla composizione di un'opera funebre commissionata da altri e che infine crederà essere la propria. Non vedrà mai la fine, lasciandola incompleta alla sua morte il 5 dicembre 1791. Quello che si ascolta da secoli è un capolavoro composto dal genio austriaco e dal suo ultimo allievo Franz Xaver Süssmayr, il cui grado di intervento resterà sempre nebuloso. Eppure incarna lo spirito di un'opera che affronta la morte con l'intensità della vita, e che il direttore Thomas Guggeis restituisce agli spettatori guidando l'orchestra a "mani nude", senza bacchetta, spingendosi quasi in un corpo a corpo con musicisti e coro. Il maestro Guggeis ha 31 anni, ma sembrano molti di più per il numero di teatri, opere e orchestre che ha condotto in giro per il mondo. Sul podio si muove con cautela, poi scatta in movimenti che sembrano quasi da musica elettronica, si ricompone, suggerisce accenti e, in alcuni passaggi, riesce perfino a sparire per dare spazio all'onda emotiva della Lacrimosa. La prima linea del palco è composta dal soprano armeno Juliana Grigoryan, dal mezzosoprano italiano Cecilia Molinari, dal tenore connazionale Giovanni Sala e dal basso ceco Adam Plachetka. I solisti non cedono a personalismi, ognuno aggiunge un mattone alla costruzione narrativa e armonica. Il dialogo col coro del maestro Alberto Malazzi funziona anche per chi non ha mai ascoltato un'opera simile. Potenza del Requiem, capace di farti sentire piccolo, poi disperato, poi in pace col mondo e infine pronto ad affrontarlo. Il primo applauso arriva timido, ma poi diventa uno scroscio che prosegue per minuti. La replica del 3 luglio è già sold out, per l'ultima del 5 luglio ci sono ancora pochi posti a disposizione.
Y.Baker--AT