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Sit-in di Gubitosi davanti alla sede del ministero della Cultura
'Cerco da quasi un anno di avere un colloquio con il ministro'
Una bottiglia d'acqua, un bicchiere di birra sul tavolo del pub di fronte al ministero della Cultura. Il fondatore del Giffoni film festival, Claudio Gubitosi, non si sposta dalla sede del ministro Gennaro Sangiuliano, anche se l'attesa è ancora lunga. Oggi pomeriggio è cominciato il suo sit-in a Roma (e sarà davanti al Mic anche domani), al collo un cartello con su scritto "Ministro Sangiuliano dialoga con Giffoni e restituisci fondi tagliati". La richiesta è quella di poter avere un colloquio col ministro in merito al taglio dei fondi al festival campano. "Io non sono uno che protesta, non avrei mai immaginato che alla mia età, a 73 anni, mi sarei ritrovato qui - dichiara all'ANSA - ma io questa la definisco una campagna di civiltà e di buonsenso". "Cerco da quasi un anno di avere un colloquio con Sangiuliano, mi ha dato quattro o cinque appuntamenti, poi ha sempre disdetto", spiega Gubitosi, una scelta "politica" quanto quella del taglio dei fondi, secondo lui, legata al suo posizionamento passato a favore del governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Ma "noi a Giffoni siamo sempre stati equidistanti dalla politica - continua - L'anno scorso sono venuti otto ministri di questo governo, due sottosegretari e un viceministro". "Produciamo 500 attività perché siamo impegnati durante tutto l'anno - prosegue Gubitosi - è possibile che il ministro della Cultura in due anni non sia mai venuto? È un record. Se fosse venuto si sarebbe reso conto di persona di che cos'è veramente. Io conosco anche tutti gli altri festival che vengono finanziati e sarebbe una cosa molto interessante capire un po' qual è il sistema culturale cinematografico italiano e cosa producono veramente". E se la risposta del ministro fosse ancora negativa? "Mi regolerò di conseguenza - risponde - chiederò alla presidente Meloni di ricevermi e di spiegare bene e con compiutezza e con dati di fatto la situazione che si è creata". E conclude: "ho chiesto a tutti i deputati, compresi quelli della mia regione, di fare un emendamento alla legge finanziaria così da farci stare a posto per i prossimi tre anni, così sottraiamo il festival alla politica".
Ch.P.Lewis--AT