Arizona Tribune - Battaglia e speranza incoronano Les Misérables in versione Arena

Battaglia e speranza incoronano Les Misérables in versione Arena
Battaglia e speranza incoronano Les Misérables in versione Arena

Battaglia e speranza incoronano Les Misérables in versione Arena

Capolavoro per la prima volta in Italia va in scena al Rossetti

Dimensione del testo:

(di Alice Fumis) Una volta "si lottava per la libertà, ora per un pezzo di pane". È la vita dei miserabili nella Francia di inizio 800, costretti a tenere lo sguardo rivolto verso il basso - "look down" è l'ordine scandito in musica - senza mai alzare la testa. È la storia di chi ama senza essere corrisposto, della compassione verso chi è in pericolo. Ma è anche la sorte di chi cerca il riscatto sulle barricate della rivoluzione antimonarchica, fino alla morte. E di chi lucidamente ricorda che in questo mondo di poveri "cane mangia cane e Dio non interferisce". È un continuo via vai di imponenti immagini corali alternate a solitarie confessioni sentimentali Les Misérables The Arena Musical spectacular di Boublil e Schonberg, in scena fino all'11 novembre al Rossetti-Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Si tratta della prima rappresentazione in Italia per la grande opera prodotta dal maestro Cameron Mackintosh. "Un evento che il Paese attendeva da 40 anni - spiega il presidente del Rossetti, Francesco Granbassi - e dal quale si attendono faville oltre che grandi stelle". La versione ampliata de I Miserabili in concerto, tratta dal capolavoro di Victor Hugo, è un'opera pensata per le grandi arene ma che per l'occasione si racconta nell'intimità di un teatro da 1.500 posti. Un capolavoro universale, dove il potere teatrale del West End si fonde con l'energia di un concerto dal vivo. Ognuno, tra il pubblico, diventa parte della battaglia, del dolore e della speranza. Un cast stellare per il tour europeo di un musical che nel 2025, 40/o anniversario di rappresentazioni a Londra, partirà per la tournée mondiale. Il fil rouge sul palco è Jean Valjean (Killian Donnelly): Jean Valjean che trascorre 19 anni in prigione per aver rubato un tozzo di pane per salvare il figlio della sorella, Jean Valjean che si redime ma che non ha ancora risolto i guai con la giustizia, Jean Valjean che alza le barricate e nella battaglia salva, sulle note dell'iconica Bring him home, Marius (Jac Yarrow), l'amore di 'sua' figlia Cosette (Beatrice Penny-Touré), e al tempo stesso l'uomo che gli dà la caccia per sete e dovere di giustizia, Javert (Bradley Jaden). Al piano nobile del palco suona la maestosa orchestra di oltre 65 elementi, subito sotto l'imponente scenografia suggestione delle barricate. La lotta è nel nome del tricolore francese, che si proietta insanguinato in video. La compagnia inglese è composta da 110 persone fra attori, musicisti e crew; 300 i costumi in scena. Le Gag della coppia Thenardier (Linzi Hateley e Gavin Lee) si intervallano al romanticismo di Eponine (Nathania Ong) che, con addosso il suo soprabito vissuto e un cappellino, intona a Marius l'indimenticabile On my own. Alla fine della prima di ieri sera, 7 novembre, lunghi applausi, pubblico in piedi. Dopo Trieste appuntamento al Teatro degli Arcimboldi di Milano dal 14 novembre.

Y.Baker--AT