Arizona Tribune - 'Etnoragù', storia di amore e tolleranza premiata nel mondo

'Etnoragù', storia di amore e tolleranza premiata nel mondo
'Etnoragù', storia di amore e tolleranza premiata nel mondo

'Etnoragù', storia di amore e tolleranza premiata nel mondo

Il 'corto' trionfa al London Movie Awards. Prima il 19 novembre

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(di Angelo Cerulo) Migliore commedia e miglior cortometraggio (Cristiano Esposito), migliore colonna sonora (Mario Fasciano) e migliore montaggio (Nadir Kamberi Film Edit Production) e menzioni d'onore per l'interpretazione a Salvatore Misticone e Stefania Ventura protagonisti insieme con Pietro Tammaro, Amedeo Colella, Carolina Infante, Alessandro Incerto e Mauro Palumbo. Sono i premi conquistati al London Movie Awards da "Etnoragù", il cortometraggio scritto e diretto da Cristiano Esposito. E' stato anche eletto miglior cortometraggio al New York Movie Awards, vincitore dei premi miglior regista internazionale e miglior cortometraggio all'International Audiovisual Market di Roma. Immaginata per il Forum delle Culture del 2013, è la storia di un incontro-scontro tra Napoli e la Palestina, girata tra la città e Procida che, sottolineano gli autori, "mette alla berlina gli stereotipi in stile Gomorra", prodotta dalla Cooperativa Ar.TuRo e finanziata da Regione Campania, Film Commission Regione Campania, POC Campania 2014-2020, Coldiretti Napoli, Teatro Serra, Procida Wi-Fi e Lega Navale che verrà presentata nel capoluogo campano martedì 19 novembre, alle 18:15, al Cinema 'La Perla' con la moderazione del critico Giuseppe Borrone. "Il ragù è un miracolo gastronomico!" dice nel film Amedeo Colella interpretando se stesso, anchorman televisivo esperto di cultura e tradizione, ma per Assunta e Giovanni, gli anziani e devoti coniugi al centro della vicenda, è molto più di un piatto tipico; è un rito sacro, una salsa sublimata in collante delle loro stesse esistenze. Fino al giorno in cui Giulia, la loro unica figlia archeologa appena rientrata dal Medio Oriente, rivela alla madre di aver incontrato l'uomo della sua vita: un maturo collega, fedele all'Islam, religione alla quale lei stessa ha deciso di convertirsi. "Sono un cultore della cucina e negli anni in cui imperversava la serie televisiva Gomorra ho pensato ad una storia che, attraverso il cibo, liberasse la città ingabbiata dal cinema nei cliché crimine e malavita" racconta il regista. Fra tutti i cambiamenti e le rinunce che la coppia dovrà affrontare 'un passettino alla volta', la più 'sacrilega' riguarderà proprio il ragù della domenica che, privato della carne di maiale, sembra togliere sapore ad una vita intera. Fino al giorno delle nozze che si chiuderà con un inaspettato gesto d'amore e tolleranza. "Sono veramente onorato di questo riconoscimento - spiega il maestro Mario Fasciano, compositore, cantante, batterista, polistrumentista che ha condiviso percorsi artistici e umani con star del rock come Ian Paice, Steve Morse, Rick Wakeman - perché premia il mio essere napoletano, aperto per definizione all'inclusione, e come musicista da sempre impegnato nella mescolanza di stili, culture e tradizioni. Sulla scia di avere una mente rock ed un cuore partenopeo, vedo questo premio come un riconoscimento alla carriera e al mio impegno. Aver lavorato con attori di primo piano e con un grande regista mi da' la spinta a proseguire nel mio lavoro guidato sempre dalla passione".

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A.Anderson--AT